Principio attivo: Nicotina

La nicotina è presente anche nelle piante del genere Nicotiana e marginalmente in altre piante della famiglia delle Solanacee (2–7 µg/kg); pomodoro, melanzana, peperone e patata. In quantità ancora più marginali, in piante come il cavolfiore, il peperone verde o il tè nero.

Molecola di nicotina:

Struttura: ha due nuclei eterociclici mononitrogenati: un anello piridinico e un altro anello pirrolidinico.

Biosintesi:  Viene sintetizzato nelle aree di maggiore attività nelle radici delle piante di tabacco e viene trasportato dalla linfa alle foglie verdi.

Nome IUPAC: (S)-3-(1-metilpirrolidin-2-il)piridina

Formula: C10H14N2

MECCANISMO DI AZIONE:

Recettori: la nicotina produce eccitazione neuronale producendo l’apertura dei recettori colinergici nicotinici, ai quali è selettivamente attaccata.

Si lega selettivamente ai recettori colinergici nicotinici, esplicando dapprima un’azione attivante e successivamente bloccante.

 

PASSAGGIO MEMBRANA:

FUMO: Il passaggio delle membrane dipende dall’equilibrio tra le forme ionizzate e non ionizzate della Nicotina, che dipende dal pH del mezzo.

– Quando il mezzo è basico, la nicotina tende ad essere non ionizzata, è liposolubile e attraversa facilmente le membrane biologiche.

Nei sigari e nel tabacco da pipa, che sono alcalini, la nicotina viene assorbita maggiormente attraverso la cavità orofaringea senza che il fumo debba essere ingerito.

-Quando il mezzo è acido, la nicotina tende a ionizzarsi e ha difficoltà ad attraversare le membrane biologiche.

Il fumo di sigaretta, che è più acido, deve essere inalato, mentre la nicotina viene assorbita soprattutto nei polmoni, a causa del suo pH più alcalino.

Quanto più veloce è l’assorbimento di una sostanza, tanto più elevati vengono raggiunti i livelli plasmatici e tanto più rapida è la loro caduta.

Poiché l’assorbimento è più rapido, le sigarette raggiungono picchi di nicotina maggiori e più brevi rispetto ai sigari e alle pipe.

La capacità di dipendenza di una sostanza dipende direttamente dalla rapidità con cui si verificano le sue azioni centrali e dalla loro intensità. Per questo motivo, l’inalazione è un modo particolarmente avvincente di somministrare una sostanza.

Armitage AK, Turner DM. Assorbimento della nicotina nel fumo di sigaretta e di sigaro attraverso la mucosa orale. Natura,1970 1231-1232

Aspetti farmacologici del fumo di sigaretta e della dipendenza dalla nicotina. N Engl J Med 1988; 319:1.318-1.330

Revisione delle prove che il pH è un determinante del dosaggio di nicotina derivante dall’uso orale di tabacco non da fumo.Tob Control 1997; 6:219-225

 

PER VIA ORALE:

Le preparazioni orali e masticabili subiscono un primo passaggio epatico, raggiungono la circolazione sistemica concentrazioni minori di nicotina e, in parte, per questo hanno un minor potere di dipendenza.

Distribuzione: Una volta nel corpo, la nicotina si distribuisce rapidamente nel sangue e nei tessuti, poiché a pH sanguigno attraversa facilmente le membrane cellulari. Grazie alla sua elevata liposolubilità, attraversa la barriera ematoencefalica.

Dopo aver fumato una sigaretta per circa dieci minuti, la concentrazione plasmatica massima di nicotina sale a circa 25-45 ng/ml.

 

Differenza arterovenale: i livelli arteriosi sono da sei a dieci volte superiori ai livelli venosi.

-Alla fine della giornata, di solito si verificano livelli più elevati di nicotina a causa di un accumulo dopo diverse ore di fumo regolare.

-Il consumo di cibo produce un aumento del flusso sanguigno epatico e una conseguente maggiore clearance della nicotina, il che spiegherebbe l’urgenza con cui alcuni consumatori sono costretti a fumare dopo aver mangiato.

Variabili che influenzano il metabolismo della nicotina. Pharmacol Ther 1993; 60:461-500.

Emivita: i livelli si riducono della metà in circa due ore.

Metabolizzazione epatica: la nicotina viene metabolizzata principalmente nel fegato, attraverso il gruppo di enzimi del citocromo P450 (CIP) (che eliminano le sostanze che non vengono sintetizzate dall’organismo stesso), che la converte in cotinina, che viene eliminata dall’organismo con le urine.

La cotinina interagisce anche con il recettore nicotinico, contribuendo potenzialmente agli effetti neurofarmacologici della nicotina. I livelli di cotinina sono da dieci a quindici volte superiori a quelli della nicotina, poiché la sua emivita è più lunga, circa 20 ore.

“La cotinina, il principale metabolita cerebrale della nicotina, stimola i recettori nicotinici…” J Pharmacol Exp Ther 1999; 288:905-911

Nell’uomo, dal 70 all’80% della nicotina viene metabolizzata dal CYP2A6, di cui sono state identificate tre varianti: il normale CYP2A6*1 e altre due associate ad una ridotta attività dell’enzima. La presenza di varianti anomale tra i fumatori è meno frequente che tra i non fumatori. Le persone con varianti anomale fumano meno sigarette al giorno e riescono più facilmente a smettere.

Un difetto genetico comune nel metamolismo della nicotina diminuisce il fumo. Natcher Conference Center National Institutes of Health; 1998.

Ahó!