Copale grigio

Il copale grigio è la resina secreta naturalmente da alcuni alberi, ad esempio quelli del genere Bursera. Il copale ha forti proprietà esoteriche di protezione, pulizia, connessione e guarigione.

È considerata una resina sacra ed è stata molto apprezzata fin dall’antichità dai popoli nativi dell’America, come i Maya e gli Aztechi, che la utilizzavano in rituali di offerta, gratitudine, connessione, ispirazione e guarigione. I Maya considerano il copale tra le 3 cose più preziose da offrire al mondo spirituale.

Copal è il nome comune della resina aromatica della Bursera, una famiglia di alberi endemici del Messico. In Nahuatl quest’albero era chiamato copalquáhuitl e la sua resina copalli, mentre nel suo uso sacro era chiamato iztacteteo, il “dio bianco”.

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Copale

In Messico e in alcuni paesi dell’America centrale, il copale (da Nahuatl, copalli, che significava resina o incenso) è noto come una serie di resine vegetali aromatiche, che vengono utilizzate come incenso o incenso.

Il più comune e conosciuto è quello che proviene dagli alberi della famiglia delle Burseraceae: Bursera aloexylon, B. graveolens e B. jorullensis, sebbene venga estratto anche da alcune specie della famiglia Protium.

Bursera è un genere composto da quasi un centinaio di specie diffuse in tutta la Repubblica messicana. Tra le specie Bursera, B. bipinnata è quella con la distribuzione geografica più ampia in Messico: si trova dalla Sonora meridionale all’Honduras ed è assente solo nella penisola dello Yucatan.

Bursera, B. bipinnata è la specie solitamente utilizzata per ottenere il copale bianco, la resina aromatica più apprezzata e di maggiore qualità commerciale; ma anche per la resina che questi alberi rilasciano naturalmente; noto come copale di pietra, copale nero o gomma copale.

 

L’albero copale

È un albero basso, con corteccia grigiastra e molto ramificato, la sua altezza media è di 6 m, vive in luoghi ripidi e fa parte delle popolazioni transitorie dei boschi di pini e querce e dei boschi bassi di latifoglie. Si trova in luoghi compresi tra gli 800 ed i 1.600 m di altitudine, con clima generalmente caldo, subumido o secco.

In questi luoghi vi è una fortissima siccità per più di quattro mesi all’anno, che fa sì che gli alberi perdano tutte le foglie e poi rinverdiscano con le piogge. La maggior parte dei copale produce fiori all’inizio della stagione delle piogge, verso la fine di maggio e l’inizio di giugno. La fioritura è rapida e verso la fine di giugno si trovano già i frutti verdi. In Messico, gli stati che hanno il maggior numero di borse diverse sono: Guerrero, Michoacán e Oaxaca.

 

Processo di estrazione del copale

La resina di copale viene estratta durante la stagione delle piogge (da luglio a ottobre) dai copaleros, agricoltori specializzati, per avere la resina per le feste dei morti di novembre, che si celebrano in molte case messicane.

I contadini e copaleros di Jolalpan (Puebla), ad esempio, estraggono la resina copale praticando tagli o graffi con una piccola lama (chiamata qui-chala), sulla corteccia dei rami più grossi degli alberi copali. La resina che fuoriesce da questi tagli viene diretta verso contenitori appesi legati a ciascuno dei rami dell’albero.

Le strisce sulla corteccia sono realizzate concentricamente alla foglia di quercia e formano una sorta di ventaglio. È importante notare che i copaleros, per evitare di danneggiare l’albero, effettuano i tagli ogni tre giorni.

Man mano che il copale si deposita sul fusto, questo viene liberato dai resti fogliari e da altre impurità con un bastoncino; Più è puro e pulito, maggiore è il suo valore.

Per raccogliere il copale bianco, in numerose occasioni, i coltivatori di copale si recano in montagna con tutta la famiglia per settimane intere.

Immancabilmente i copaleros, soprattutto di Jolalpan, Teotlalco (Puebla) e luoghi circostanti, ritornano dalle montagne intorno al 15 ottobre, perché il 18 di quello stesso mese, in occasione della festa di San Lucas a Tzicatlán (Puebla), commercializzano il copale, poiché i grossisti vengono ad acquistare il copale bianco e attraverso loro si realizza la distribuzione annuale in gran parte del Messico.

Il tipo di resina che chiamano copale di pietra, nera o d’albero è quella che gli alberi di copale secernono naturalmente.

Oltre ai copali bianchi e di pietra, i copaleros recuperano la mirra, che sono frammenti lamellari di corteccia, come scaglie, impregnati di resina copale. Questo materiale si ottiene tagliando la zona della corteccia dell’albero lesa dai graffi che si sono fatti sui rami durante il processo di estrazione della resina.

Un altro tipo di copale della Bursera bipinnata è il tecopale, una struttura piccola, arrotondata, molto compatta e a configurazione naturale, con pietre di formicaio amalgamate con resina copale. È un prodotto particolarmente terapeutico e di valore uguale o maggiore del copale bianco.